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Come scegliere app Native, Ibride o Web App? Ecco le differenze

Come scegliere app Native, Ibride o Web App? Ecco le differenze

Sviluppare app è senza dubbio affascinante ma si tratta anche di un mondo complicato. Per affrontarlo è meglio conoscere un minimo di terminologia. Esistono diversi tipi di app, ciascuno con le sue peculiarità. Possiamo dividere le applicazioni in app native, ibride (o multipiattaforma) e web app. Ogni tipologia risponde ad esigenze specifiche ed è per questo che è importante comprenderne le differenze prima di scegliere.

Lo scopo di questo articolo è quindi quello di dare una visione d’insieme più che una spiegazione completa di ciò che sono le app sviluppate in nativo, le applicazioni ibride e le web app. Lo scopo è quello di aiutarvi a fare la scelta ottimale. È fondamentale utilizzare il vostro budget nel modo migliore per soddisfare i vostri bisogni.

Il vocabolario usato per le applicazioni mobile non risulta familiare a tutti e la barriera del linguaggio tecnico può mettere degli ostacoli. Una delle domande che riceviamo più spesso riguardano la differenza tra iOS e Android.

Per sviluppare app meglio conoscere le principali piattaforme

Come già probabilmente saprete, esistono due sistemi che dominano il mercato: Android ed iOS. Il primo è sviluppato da Google e rappresenta circa l’80 % del mercato in Italia. Il suo principale concorrente, invece, iOS, è sviluppato da Apple e costituisce circa il 16% del mercato italiano. Come avrete certamente immaginato due sistemi diversi rappresentano anche attitudini diverse dei consumatori.

Per esempio gli utenti di iOS sono generalmente maggiormente disposti a spendere denaro nelle app e sono anche più esigenti. Per questa ragione, è comune trovare un’app a pagamento sull’App Store che invece è gratuita su Google Store. I modelli di business non sono infatti gli stessi per queste due piattaforme. Possiamo comparare questi due sistemi ai sistemi operativi per computer: Windows e Mac. Un programma per Mac non funzionerà su Windows e viceversa.

I linguaggi di programmazione sono differenti, hanno regole diverse, così come diverse sono le possibilità offerte, solo per parlare degli aspetti più evidenti. Oggi come non mai gli smartphone sono parte integrante della nostra vita e ci accompagnano nel quotidiano. Le applicazioni che scarichiamo sempre di più per soddisfare le nostre necessità confermano questa tendenza. Per quanto riguarda il mercato delle app il dominio di Google ed Apple difficilmente si fermerà nel breve e medio periodo, tanto è il distacco rispetto alla concorrenza.

 

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Immagine di rawpixel.com da Unspash

App Native

Nonostante il termine “app nativa” non sia molto conosciuto al grande pubbico, rappresenta la grande maggioranza delle applicazioni che vengono scaricate ogni giorno. Quando pensiamo alle applicazioni, pensiamo inconsciamente alle app native. Ma allora vi chiederete: “cos’è un’app nativa”?

Le app native sono applicazioni sviluppate specificamente per un sistema operativo. Come detto in precedenza, un’applicazione Mac non funzionerà su un sistema Windows e viceversa.

La spiegazione è molto semplice: si tratta di app native. Significa che il linguaggio di programmazione è differente da un sistema operativo all’altro. Ad esempio iOS utilizza in gran parte il linguaggio Objective-C, mentre Android usa Java. Ognuno con le sue specificità. È per questo che sentirete spesso gli sviluppatori precisare su quale piattaforma sono specializzati. Uno sviluppatore Android non deve per forza saper sviluppare in iOS e viceversa.

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Vantaggi

Vediamo ora quali sono i principali vantaggi dello sviluppo di app native:

  • Maggiore velocità, affidabilità e migliore reattività oltre che una risoluzione superiore che assicura un’esperienza migliore all’utente.
  • Permettono un accesso più facile a tutte le funzionalità del telefono, dall’accelerometro alla fotocamera o al microfono.
  • Le notifiche push sono possibili solo nel caso di applicazioni native. Queste notifiche permettono di avvisare gli utenti e di attirare la loro attenzione ogni volta che lo desideriamo, come per esempio per avvisare di un nuovo contenuto oppure a scopo promozionale.
  • Non necessitano obbligatoriamente di internet per funzionare, il che costituisce certamente un vantaggio. Anche se siamo nel 2017 esistono ancora zone poco coperte dalla rete internet e permettere agli utenti di accedere all’app senza connessione è un grosso punto di forza da non sottovalutare.

Un’app nativa non permette solo di avere ottime performance e di sfruttare appieno le funzionalità del telefono. Quelle ben pensata e sviluppate rispettano le caratteristiche distintive del design di ciascuna piattaforma. Esistono alcune differenze tra i sistemi di navigazione di Google e quelli di Apple. Le applicazioni native permettono di adattarsi a ciascuna piattaforma per fornire agli utenti un’esperienza ottimale.

Web app

Tutti noi abbiamo avuto a che fare con una web app, ma può darsi che non ce ne siamo resi conto. Ad esempio, quasi sicuramente avremo navigato in una versione mobile di un sito web. Come avrete intuito la versione web di un sito altro non è che una web app. All’estremo opposto di una app nativa si trova la web app.

In che senso? Si tratta di una app che funziona come un sito web, senza nessuna differenza tra piattaforma, sistema di sviluppo, codice. Ciò significa che gli utenti non dovranno installare l’applicazione sui loro smartphone e quindi la capacità di memoria del dispostivo non verrà intaccata.

Ciò è un importante punto di forza dal momento che la memoria dei nostri telefoni è sempre troppo poca. Tra app, canzoni, video, i giga si esauriscono in fretta e ci ritroviamo rapidamente a corto di memoria.

 

app native
Immagine di David Švihovec  da Unsplash

Obiettivo

In generale, lo scopo delle applicazioni web è di rendere il contenuto disponibile sui dispositivi mobile. Si comporta come un’applicazione normale, sembra un’applicazione normale ma la sua accessibilità ed il suo costo non hanno niente a che vedere con le applicazioni mobili. Effettivamente una web app costa circa tre volte meno di una app nativa.

Nonostante ciò una applicazione web comporta alcuni inconvenienti, come nel caso delle altre tipologie di app. Non permette infatti di sfruttare al massimo le potenzialità e, soprattutto, normalmente non può funzionare senza connessione internet.

Le applicazioni web sono anche più lente e si adattano meno a ciascuna piattaforma. Non sono infatti disegnate su misura di una piattaforma o di un linguaggio e ciò non consente performance all’altezza di altri tipi di app. Inoltre, il fatto che non sia possibile caricare le web app sugli store rende il processo di fidelizzazione estremamente complicato.

Senza contare il fatto che ciò inflisce fortemente sul traffico dell’applicazione e dunque sul numero di download. Anche l’invio di notifiche push non è possibile con una web app. Nonostante ciò  i pregi restano comunque consistenti. Bisogna solo essere consapevoli che gli obiettivi di questo genere di app sono diversi da quelli degli altri.

App Ibride (o multipiattaforma)

Tra le app native e le web app troviamo le applicazioni ibride. Sono dette anche app multipiattaforma. Rispetto alle app sviluppate in nativo, sono più rapide e meno care da sviluppare. Allo stesso tempo offrono più possibilità di una web app.

Si tratta di un’ottima via di mezzo, ma è davvero la migliore soluzione? Uno dei principali vantaggi di una applicazione ibrida è che è più facile e più veloce da sviluppare di una app nativa.

La manutenzione dell’applicazione è più facile poiché esisterà una sola versione da aggiornare per le diverse piattaforme. Tuttavia tutte queste facilitazioni hanno un costo: le performance della app sono inferiori e questa risulta meno stabile dal momento che il sistema è meno adattabile a ciascuna piattaforma.

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Immagine di Yeeply

Certamente è possible avvicinarsi al funzionamento di una app nativa ma i costi di sviluppo si avvicineranno anche essi senza raggiungere realmente lo stesso livello di qualità e di performance. Un altro importante vantaggio dello sviluppo ibrido sta nel fatto che viene generata una sola versione, indipendentemente dal numero di piattaforme sulle quali desideriamo essere presenti.

Ciò significa che se si vogliono aggiungere delle nuove funzionalità o fare un aggiornamento sarà necessario farlo una volta sola. Per le applicazioni native, al contrario, questi cambiamenti si devono fare per ciascuna piattaforma. Ciò comporta naturalmente un investimento maggiore, in termini di tempo e denaro.

 

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Esempi

Facciamo un esempio. Immaginate di voler sviluppare un’applicazione a partire da un sito web personalizzato o un template esistente. Il vostro sito è semplice e permette di fare tutto ciò di cui avete bisogno ma non ha le caratteristiche di una app nativa. Ovvero non è presente sugli store, non consente l’invio di notifiche push o ancora non può comparire tra le icone degli smartphone dei vostri utenti.

In questo caso uno sviluppo ibrido sarà sicuramente più adattabile, più economico e più semplice di uno sviluppo in nativo. Ciò nonostante bisognerà tener presente che si sarà meno liberi di sbizzarrirsi, e ciò significa che la vostra app dovrà rimanere semplice. Per le applicazioni più complesse, infatti, lo sviluppo in nativo rimane di gran lunga il migliore.

Riassumendo, come fare la scelta migliore?

Forse potrete rimanere delusi, ma non esiste una risposta unica a questa domanda. E nonostante questo excursus tra le tipologie di app e le loro caratteristiche, fare una scelta potrebbe comunque essere difficile. Ma ciò si spiega per il grande numero di fattori da tenere in considerazione. Dipenderà tutto da voi, dai vostri bisogni e dai vostri obiettivi, dai vostri mezzi, dalle esigenze dei vostri utenti e soprattutto dalla situazione del vostro progetto.

Volete realizzare un gioco mobile? Allora è necessario uno sviluppo nativo. I giocatori sono molto esigenti per ciò che riguarda le performance delle app. Volete creare una applicazione semplice ed accessibile a tutti indipendentemente dal sistema operativo utilizzato? Allora una web app si adatterà meglio a questa esigenza. O invece volete adattare il vostro sito web al mercato delle app? Allora uno sviluppo ibrido è sicuramente consigliabile poiché più rapido e meno costoso da realizzare.

Avete un progetto di applicazione ma non sapete ancora quale tipo di app scegliere e come realizzarla? Allora non esitate a contattarci attraverso il nostro sito web. Noi di Yeeply siamo qui per consigliarvi e farvi prendere la decisione migliore per realizzare il vostro progetto di app.

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UPDATE: 26 marzo 2018. Alcune informazioni di questo post sono state aggiornate

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